lunedì 21 ottobre 2013

L'omeopatia e la reazione allergica

Attualmente,  sempre più spesso, le persone fanno uso del farmaco omeopatico al fine di risolvere problematiche fisiche e psicologiche. Secondo un recente sondaggio, sono circa 11 milioni gli italiani che si affidano all'omeopatia soprattutto per contrastare o prevenire  nei cambi di stagione la comparsa di fenomeni allergici e/o influenzali.
Per ciò che riguarda le allergie esse possono suddividersi in allergie ai farmaci, agli alimenti e ai pollini.

Ma cosa è una reazione allergica e come può essere di aiuto il farmaco omeopatico in queste circostanze?

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Il nostro organismo ha una reazione allergica quando la sua risposta immunitaria, nello specifico le immunoglobuline di tipo E o IgE, è eccessiva qualora l'organismo venisse in contatto con  allergeni esterni.
Innanzitutto è bene premettere che nei casi di allergia alimentare il farmaco omeopatico può far poco o nulla. Una volta riscontrata l'intolleranza alimentare, la cosa migliore è quella di eliminare il cibo "incriminato".
Ricordiamo che i mezzi per diagnosticare una intolleranza sono le classiche analisi del sangue o la kinesiologia applicata per rimanere sempre nell'alveo olistico. L'unico farmaco omeopatico idoneo a contrastare con un buon risultato  la pruriginosi che l'intolleranza alimentare comporta è Apis Mellifica con dosaggio 30 ch che, assunta nella quantità di 5 granuli ogni 30 minuti, aiuta a  far dissipare il rossore cutaneo.
Per ciò che riguarda invece l'allergia nei cambi stagione, sicuramente la più comune,  si può fare decisamente molto soprattutto in termini preventivi.
Si consiglieranno pertanto in merito  Allium Cepa ed Euphrasia se i sintomi sono legati al freddo umido della stagione con lacrimazione importante degli occhi e con annesso bruciore, invece si utilizzerà  Nux Vomica se il fenomeno peggiora con gli odori e i profumi.
Se  ai  fenomeni tipici del cambio stagionale  si associano anche fenomeni di  aspetto mentale, come può essere una forma molto accentuata di ansia, sarà meglio considerare Arsenicum Album e  Kali Carbonicum.

Il fascino della omeopatia risiede proprio nel fatto che il medico omeopata nel prescrivere i farmaci omeopatici dovrà effettivamente capire l'esatta natura dei disturbi che caratterizzano il paziente.


Spesso e volentieri potremmo trovarci di fronte a disagi che provengono dall'ambiente esterno ma che non sono indissolubilmente
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legati alla natura in quanto tale.
Si fa riferimento quindi ad ambienti di lavoro ostili, a situazioni familiari incerte a paure ancestrali o irragionevoli che magari hanno il loro naturale sfogo sulla pelle del soggetto sofferente.
A fronte di tali disturbi ansiogeni che potrebbero manifestarsi in veri e propri attacchi di panico, si consiglierà quindi  Argentum nitricum per poter meglio fronteggiare le pressioni esterne oppure Ignatia se il soggetto tende ad avere pensieri negativi e rimuginii continui che lo rattristano oppure Pulsatilla che in qualche modo aiuta coloro che non riescono a gestire nel modo migliore la timidezza o il confronto al lavoro con i loro superiori.
Solitamente non si riscontra mai  una allergia al farmaco omepatico considerate le quantità infinitesimali che esso contiene. Ad ogni buon conto prima di assumere qualsiasi tipo di rimedio è bene consultare il proprio medico omeopata di fiducia.